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FUMO, RISCHIO CARDIOVASCOLARE E ICTUS: BASTA UNA SIGARETTA!

Circa un miliardo di adulti in tutto il mondo fuma con un'alta prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, dove il 49% degli uomini e l'11% delle donne usano il tabacco. Sebbene la prevalenza dei fumatori sia diminuita nel tempo in diversi Paesi, il numero assoluto mondiale di fumatori è aumentato a causa della crescita della popolazione. Politiche hanno incoraggiato con successo le persone a smettere, usando ausili come la terapia sostitutiva della nicotina e le sigarette elettroniche (e-sigarette).  

Si ritiene che fumare poche sigarette sia relativamente sicuro e ci si può aspettare che la riduzione del consumo riduca i danni in modo proporzionato, ovvero che fumare una sigaretta invece di 20 sigarette al giorno abbia circa un ventesimo del rischio. Questo sembra essere il caso del cancro del polmone, per il quale il più grande studio statunitense sulla prevenzione della cancerogenesi  ha mostrato una relazione approssimativamente lineare tra il rischio di cancro al polmone e il numero di sigarette fumate al giorno. Tuttavia la dose-risposta per le malattie cardiovascolari è ripida già a basso consumo e poi si livella.

Una recente revisione sistematica su 141 studi condotti dal 1946 al 2015 ha posto in relazione il rischio di malattia cardiovascolare e ictus nei fumatori leggeri (1-5 sigarette/die).

Gli uomini che fumano una sigaretta al giorno hanno, rispetto ai non fumatori, quasi la metà (il 46%) del rischio relativo in eccesso che hanno coloro che fumano 20 sigarette e le donne il 31% del rischio in eccesso. Il rischio in eccesso di ictus associato a una sigaretta al giorno (in relazione a 20 sigarette al giorno) è risultato del 41% per gli uomini e del 34% per le donne.

Fumare solo una sigaretta al giorno comporta un aumento del rischio di sviluppare malattie coronariche e ictus molto più grande del previsto: basta una sigaretta per avere un aumento del rischio pari a circa la metà di quelli che fumano 20 sigarette al giorno.

Gli Autori concludono quindi che non esiste alcun livello sicuro di fumo per le malattie cardiovascolari e che i fumatori dovrebbero mirare a smettere, invece di limitarsi a ridurre le sigarette fumate, per abbassare in modo significativo il rischio di queste due principali patologie.

Per maggiori dettagli: http://www.bmj.com/content/360/bmj.j5855

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