Un recente studio prospettico, pubblicato su Neurology, ha valutato l’incidenza di mortalità in pazienti fumatori che hanno smesso di fumare dopo un ictus o TIA (attacco ischemico transitorio), rispetto a che ha continuato a consumare tabacco.
Lo studio è una derivazione dello studio IRIS (insulin resistance Intervention After Stroke), uno studio in doppio cieco sull’impiego del pioglitazione in pazienti non diabetici che hanno subito ictus o TIA.
Questo ramo dello studio ha coinvolto i pazienti (n=1072) che al momento dell’evento erano fumatori abituali. Di questi, 450 hanno smesso di fumare dopo l’evento.
Nel verificare i casi di ictus, infarto ricorrente e morte a 4.8 anni si è evidenziato come nei pazienti che avevano smesso il rischio di evento c.v. o morte era del 15.7% rispetto al 22.6% dei fumatori.
Lo studio ha perciò evidenziato come smettere di fumare dopo un evento cardiovascolare comporti benefici evidenti nel medio termine.
Per approfondire: US National Library of Medicine National Institutes of Health